La casa diventa il nuovo paradigma del comfort. - Dierre

Prodotti

Scegliere Dierre significa affidarsi a un partner unico per la tua casa. Ti garantiamo soluzioni di chiusura tecnologiche con un livello di personalizzazione quasi artigianale, una qualità unica e i massimi standard nei test di sicurezza. Il perfetto biglietto da visita per la tua casa.

Blindate
Interne
Scorrevoli
Garage
Tagliafuoco e multifunzione
Alberghi
Ferramenta
Pannelli
Indietro
Agosto 2022 | Home

La casa diventa il nuovo paradigma del comfort.

La nuova normalità ha fatto emergere il bisogno di spazi interni più ampi e diversamente organizzati, in grado di offrire comodità, sicurezza e una nuova privacy. Una piccola rivoluzione copernicana in cui porte e divisioni interne tornano a essere centrali.

La casa diventa il nuovo paradigma del comfort.

Il confinamento domestico ha modificato il nostro modo di vivere la casa, cambiando le nostre priorità e introducendo nuove abitudini. Le nostre case sono state chiamate improvvisamente a diventare un luogo multifunzionale, capace di accogliere contemporaneamente attività diverse. Alcune abitazioni hanno retto allo stress test, altre meno, con il risultato che, oggi più di ieri, la casa – e il suo cambiamento – è in cima alle priorità degli italiani.

Cresce la voglia di cambiare casa o di modificarla per renderla più consona alle nuove esigenze che includono lo smartworking, la didattica a distanza, lo svago, il fitness. Cresce la richiesta di abitazioni più ampie e funzionali e, di pari passo, l’esigenza di una stanza o di uno spazio personale dove svolgere il proprio lavoro quando necessario. Quasi 9 smart workers su 10 hanno dichiarato di avere cambiato o avere in programma di modificare la propria situazione abitativa, effettuando ristrutturazioni interne (24%) o trasferendosi in una nuova casa più grande o con spazi meglio distribuiti (dati Ufficio Studi Gabetti).

La casa della nuova normalità dev’essere in grado di garantire comfort, sicurezza, sostenibilità. In questo scenario, assume rinnovata importanza la zona destinata all’ingresso, spesso sacrificata nella logica dell’open space, tornando alla sua funzione di filtro, quasi un’area preparatoria e di sanificazione che collega il dentro al fuori.

Tornare a suddividere gli spazi in base alle funzioni è una esigenza sempre più sentita. In questo nuovo paradigma degli spazi, la porta gioca un ruolo cruciale nel delimitare, con un gesto, un’area protetta e privata all’interno dell’abitazione. Con il suo forte contenuto simbolico – via di accesso e di difesa allo stesso tempo – diventa un elemento centrale in grado di garantire maggiore privacy e silenzio. La lunga permanenza in casa ha focalizzato l’attenzione sul problema della rumorosità ambientale, un inquinamento acustico misto – esterno e interno – che spesso ha disturbato attività professionali e scolastiche. La domanda di barriere acustiche, in crescita già in periodo pre-pandemico, assume oggi una importanza sempre maggiore trovando nella porta una risposta funzionale ed estetica al bisogno di comfort acustico.

Synergy In raggiunge alte prestazioni di abbattimento acustico, di serie 45 dB.

Inquinamento acustico

L’esposizione prolungata a elevati rumori ambientali – l’inquinamento acustico – impatta significativamente sull’ecosistema e sulla nostra salute. Si stima siano 113 milioni gli europei esposti a lungo termine a livelli di rumore del traffico (almeno 55 decibel); 22 milioni subiscono a livelli elevati il rumore ferroviario; 4 milioni il fragore provocato dagli aerei e meno di 1 milione quello derivante dalle attività industriali. Nella maggior parte dei paesi europei, oltre il 50% degli abitanti delle zone urbane è esposto a livelli di rumore stradale pari o superiori a 55 decibel. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), questa condizione potrebbe avere un impatto negativo sulla salute, contribuendo a gravi patologie e morti premature; si stima inoltre che 22 milioni di persone in Europa soffrano di forte fastidio cronico, mentre 6,5 milioni accusano gravi disturbi del sonno.

(Fonte: relazione EEA – European Enviroment Agency: noise in Europe 2020)

Sostenibilità ambientale, risparmio energetico e materiali eco-sostenibili

Tra le sfide che riguardano la nostra quotidianità c’è la sempre crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e al consumo energetico delle nostre case. Nonostante siano stati fatti significativi passi avanti, gli edifici sono ancora il più grande consumatore di energia in Europa e producono il 36% delle nostre emissioni di gas serra (Fonte: Commissione europea). Le alternative ci sono – fotovoltaico, solare termico, eolico, biomasse – e grazie ai progressi della tecnologia gli impianti sono oggi più flessibili e economicamente accessibili anche grazie ai bonus fiscali ma perché il risparmio sia completo è necessario che tutta la casa sia pensata in modo efficiente, sia dal punto di vista impiantistico sia dell’intero involucro edilizio. In quest’ottica risulta fondamentale la formazione e la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nella filiera anche rispetto all’utilizzo delle materie prime. Tra i materiali da costruzione più sostenibili c’è il legno. La produzione di legno industriale in tronchi nel mondo è aumentata del 5%, raggiungendo una produzione record di 2,03 miliardi di metri cubi. A livello globale i pannelli truciolari e in legno a scaglie orientate (OSB), utilizzati in edilizia e nella produzione di mobili, hanno registrato l’incremento più rapido del settore (dati Fao, 2020). Si tratta del maggiore segnale di crescita dopo la crisi del 2007, a riprova che il mercato delle abitazioni sia in netta ripresa e un indicatore importante della sempre maggiore importanza che riveste il settore della bio edilizia.

I nuovi trend abitativi

Da un’indagine effettuata da CasaDoxa, la casa è una priorità per il 90% degli italiani.

26% pensa di cambiare casa nei prossimi 4 anni; nel 2019 era il 22%.

95% ritiene importante il tema della sostenibilità domestica

97% ritiene importante la salubrità della propria casa

46% lavorerebbe preferibilmente da casa

54% lavorerebbe preferibilmente in azienda

78% pensa di poter lavorare in futuro sia da casa che in azienda

25% degli italiani nel 2021 ha svolto regolare attività sportiva in casa (era il 12% nel 2019, +110%)

49%  pensa di allenarsi in futuro sia in casa che in palestra

(Fonte: Osservatorio CasaDoxa – i trend dell’abitare 2021)

Scopri tutti i dettagli di Synergy In

Vuoi avere informazioni aggiuntive? Contattaci!